giostra les gets

Con tutta probabilità stiamo per assistere ad un avvicendamento al vertice della squadra dei camerieri che servono le grandi lobby finanziarie.

Il potere logora, come ricordava un famoso statista italiano e lo sanno bene gli oligarchi che negli ultimi 5 anni hanno fatto avvicendare come in una giostra tre “premier” mai votati direttamente dal popolo, con il compito di attuare incisive e precise azioni di smembramento dello Stato sociale, di cessione di ulteriori brandelli di sovranità e di distruzione della domanda interna.

Il capo-sala in carica ha fatto un buon lavoro, e probabilmente verrà congedato per un turno. La medaglia al valore l’ha conquistata con gli interventi sul sistema bancario che includono sia la trasformazione in SPA delle banche popolari che il bail-in. Due colpetti non da poco che consentono agli avvoltoi di assalire la ricchezza nazionale e familiare italiana molto più facilmente del passato.

Ma non ha fatto solo questo. Ha anche semplificato le procedure per l’esproprio delle case, non prima di aver dato il tempo ad alcuni amici di merende di costruire fondi speculativi per l’acquisto dei mutui insolventi. Ha poi simulato benino la storia del job act ed infine ha completato il disfacimento del centro destra, in modo da usare i brandelli di un polo e dell’altro per formare un nuovo massiccio bari-Centro.

Sarà lui a guidare la cosa? non è detto, potrebbe anche starci un turno di riposo. Proprio come le squadre di calcio che stanno vincendo sostituiscono il goleador negli ultimi minuti della partita, per non rischiarlo inutilmente e tenerlo buono per la partita successiva. Del resto, da qui al 2018 si prospettano un paio d’anni di logoramento fisico e mentale, e non è detto che Renzi, da buon goleador, non accetti volentieri la panchina per prepararsi meglio all’incontro successivo.

Tutto questo per dire cosa? Che chiunque si avventuri in sofisticate analisi degli equilibri politici italiani, discetti di alternative radicali di governo o peggio ancora di virate drastiche nella politica nazionale ed europea è davvero molto confuso. Nulla di tutto questo sta accadendo né accadrà.

Un eventuale e recondito governo a trazione M5S o uno ancora più inverosimile a trazione leghista difficilmente toccherebbe alcuno dei presupposti che stanno alla base della demolizione controllata del Paese. Vi sarebbero enfasi diverse, ma poco altro.

Renzi era il giovane rottamatore che portava visi giovani e nuovi (inclusi quelli della Boschi e della Guidi…), una certa lega sposterebbe l’enfasi sulla radicalizzazione della lotta anti-islam senza peraltro affrontare compiutamente il complesso intreccio che sta portando orde di immigrazione selvaggia nel Paese, mentre il M5S darebbe l’enfasi ad un rinnovato (seppur antico) vezzo legalese che già Di Pietro fece suo 20 anni fa ma oltre a questo non si vede nulla di chiaro nelle scelte politiche di fondo dei pentastellati.

In altre parole, cosa ne sarebbe dello smembramento dello Stato sociale, della cessione di ulteriore sovranità e della distruzione di domanda interna? Temo proprio nulla. Usando funzioni matematiche di stima si potrebbe prevedere il trend dei prossimi 20 anni del rapporto debito/Pil, della decrescita del Pil, della crescita della disoccupazione strutturale, della de-natalità domestica, della deflazione, della diminuzione di liquidità nel Paese, della fuga di cervelli all’estero, della delocalizzazione delle imprese e di tutti quei fenomeni che rappresentano il “cantiere” di demolizione del Paese, attorno al quale si alternano squadre di camerieri tenuti insieme da saltuari capo-sala che ogni tanto vengono sostituti….perchè il potere logora ed oggi lo fa molto più velocemente del passato.

Che fare? A mio modo di vedere c’è solo una strategia possibile. Abbandonare il pensiero primitivo che la politica sia un problema di equilibri di governo, di parlamenti da eleggere, che esita un partito che ci rappresenti. Costruiamo un modello nuovo, iniziando a viverlo noi per primi….un modello di azione sociale, di radicale innovazione del modo di fare impresa, di gestione popolare dei Comuni, tanto per fare degli esempi concreti. Possiamo farlo da subito, basandoci sulla Costituzione italiana. Il resto verrà da sè.

In una parola……..SCENDIAMO DALLA GIOSTRA!

Alberto Micalizzi